I rimborsi che non arrivano
Il tema è quello dei rimborsi dei risparmiatori delle banche fallite. L’aggiornamento riguarda gli eventi della settimana 11-16 febbraio che avrebbero dovuto vedere i decreti attuativi con la prima erogazione di soldi ai truffati, come affermò Di Maio a Vicenza. Nulla di quanto promesso, secondo consuetudine consolidata, è successo.
A proposito di “decreti attuativi”, si tratta – in realtà e come afferma la legge – di uno ed unico provvedimento sotto forma di “decreto ministeriale”. Dove sta la furbata dell’attuale governo a tutto danno di chi ha perso i propri risparmi?
Semplice, non avendo
ancora risposto alle osservazioni dell’Unione Europea né tantomeno concordato
tra i partener governativi gli esperti per la valutazione delle domande dei
ricorrenti, né infine preparato nemmeno la modulistica, in un incontro al
ministero si distribuisce uno straccio di documento che fissa le regole, mentre
la parte più operativa è rinviata ad un secondo decreto, pronto
presumibilmente poco prima delle elezioni europee.
La norma è spaccata in due tempi (come le partite di calcio): decreto 0.0
(zero.zero) e decreto 0.1 (zero.uno), trattasi di “decreto spezzatino”.
Trascorsi 6 mesi dall’apparizione del secondo ancora con la data in mente Dei,
si potrà pensare a risarcire i tartassati dalle banche. Nel frattempo, anche
il 2019 volge al termine. A tutti voi ed in anticipo, Buon Natale ed Auguri per
il nuovo anno 2020. Per approfondire il tema ….